Ottobre 1, 2025

Giornata Internazionale delle Persone Anziane 2025: diritti, partecipazione e dignità delle persone anziane

01 Octubre - Dia Internacional de las Personas de Edad

Tempo di lettura: 6 minuti

Carlos Mirete
Director Instituto ConnectACP

Oggi, 1º ottobre, celebriamo la Giornata internazionale delle persone anziane. Come da oltre 30 anni, il primo ottobre è stato istituito come il giorno in cui richiamiamo l’attenzione e sensibilizziamo sulle realtà e le difficoltà specifiche che le persone anziane affrontano in tutto il mondo e sulla necessità di rafforzare e promuovere i diritti che riguardano tali situazioni.

Nel 2025 la ricorrenza si celebra con il motto: “Le persone anziane spingono l’azione locale e globale: le nostre aspirazioni, il nostro benessere e i nostri diritti”, mettendo in evidenza la partecipazione politica, sociale e comunitaria delle persone anziane in tutti i contesti. Si tratta di riconoscere questo contributo e i benefici che ne derivano per tutti e, di conseguenza, sottolineare in particolare la necessità di garantire il diritto a tale partecipazione, che ancora oggi incontra numerose difficoltà di esercizio in molti e molto diversi scenari.

La partecipazione alle questioni che riguardano ciascuno è un diritto; per le persone anziane è uno dei tanti che, pur ampiamente riconosciuti da molta giurisprudenza, godono di garanzie di esercizio molto diseguali e, in molte occasioni, fragili. Poiché l’età comporta notevoli difficoltà nel suo esercizio rispetto ad altri gruppi d’età, ciò richiama la necessità — e l’urgenza — di invertire questa situazione.

L’importanza dei diritti per promuovere valori e realtà favorevoli

Per questo, la ricorrenza di quest’anno assume un significato particolare: dopo decenni di dibattiti e lavori in seno all’ONU, a marzo è stato dato il via libera all’avvio del processo per celebrare una Convenzione internazionale sui diritti delle persone anziane e redigere un trattato internazionale vincolante sui diritti delle persone di età avanzata.

Questo nuovo strumento giuridico è un mezzo atteso da lungo tempo che aiuterà a promuovere, proteggere e garantire in misura crescente il godimento dei diritti umani — già riconosciuti da diversi trattati — da parte delle persone anziane. In concreto, si propone di:

Promuovere l’uguaglianza, assicurando che le persone anziane godano di tutti i loro diritti alle stesse condizioni del resto della popolazione.
Combattere la discriminazione, affrontando con decisione l’ageismo e qualsiasi forma di violenza.
Garantire la partecipazione, favorendo la piena inclusione e integrazione delle persone anziane in tutti gli ambiti della società.
Creare un quadro di protezione integrale in aree chiave come l’assistenza sanitaria, la protezione sociale, il lavoro e, in modo cruciale, la partecipazione ai processi decisionali.

Pensando ai diritti come elementi dinamici all’interno di una via a doppio senso, essi sono tanto il risultato e la prova della maturità di una società quanto un motore che ci spinge ad adottare e a naturalizzare gli standard di comportamento — con i valori che li sottendono — che le garanzie del diritto richiedono. Le realtà, così, possono essere trasformate dall’alto — positivizzando nuovi diritti e garanzie — o dal basso — permeando il nostro ambiente con i valori e le azioni che vogliamo rendere universali.

Mentre dall’alto l’ONU sta definendo il quadro di lavoro per elaborare un testo vincolante sui diritti delle persone anziane, dal basso molte persone, enti e altri attori stanno promuovendo un cambiamento di valori che impregni tutti i livelli del nostro contesto sociale più prossimo.

L’importanza dei comportamenti e dei valori per promuovere i diritti

Molte azioni, anche piccole e vicine, sia nell’ambito relazionale e comunitario sia in quello dell’erogazione di cure e sostegni professionali, possono promuovere il benessere e la dignità delle persone anziane, favorendo così uno scenario di valori e sensibilità attorno alla loro dignità che sostiene le sfide giuridiche, politiche, economiche e sociali implicate dall’universalità nell’esercizio dei diritti umani e fondamentali delle persone anziane.

Alcuni buoni esempi, che tutti possiamo mettere in pratica e che la nostra esperienza di accompagnamento verso l’assistenza personalizzata ha dimostrato capaci di impregnare la cultura del lavoro e favorire un cambio di sguardo — sul valore della persona sostenuta — sono i seguenti:

Per favorire la partecipazione e la vita comunitaria:

  • Invita la persona a riunioni del quartiere o del centro e assicurati che possa esprimere la propria opinione.
  • Aiuta a cercare attività significative per lei nel suo contesto prossimo.
  • Agevola e supporta lo svolgimento delle sue pratiche e incombenze (trasporti, lettura facile, accompagnamento se lo chiede).

Per ridurre l’ageismo:

  • Correggi con delicatezza commenti ageisti.
  • Evita frasi incentrate sui deficit: “non sei più da…”. Sostituiscile con: “Come ti piacerebbe farlo?”.
  • Promuovi e offri ruoli attivi e con responsabilità (mentorship, decisioni domestiche, piccoli ruoli di leadership).
  • Mescola generazioni (famiglia, vicini, colleghi, ecc.) in un compito congiunto e vantaggioso.

Per promuovere la dignità e il buon trattamento:

  • Rivolgiti sempre alla persona con il suo nome preferito ed evita diminutivi non desiderati.
  • Chiedi il permesso prima di aiutare (“Ti aiuto o preferisci farlo tu?”).
  • Non parlare della persona in terza persona se è presente.
  • Adegua il tuo ritmo al suo: fai pause, riassumi, verifica la comprensione.
  • Riconosci la sua storia di vita e chiedile di raccontarti “come lo risolvevi tu in passato”.
  • Evita l’infantilizzazione adottando un rapporto adulto–adulto basato sul rispetto.

Per sostenere la salute:

  • Supporta la preparazione delle visite, quando necessario, con un elenco di domande redatto dalla persona.
  • Sostieni la redazione di un elenco dei farmaci aggiornato e comprensibile affinché la persona capisca e prenda decisioni informate.
  • Quando necessario, richiedi spiegazioni in linguaggio chiaro e materiali di lettura facile.
  • Supporta la richiesta di un secondo parere quando vi siano dubbi su diagnosi o trattamenti: è un diritto.
  • Confrontati e definisci con la persona le sue preferenze di cura e chi desidera che la accompagni.

Per rafforzare la sicurezza:

  • Rivedi periodicamente estratti e ricevute insieme alla persona per chiarire dubbi e assicurarne la comprensione.
  • Sostieni il principio di non firmare o concordare in fretta decisioni importanti.
  • Mantieni reti di supporto (vicinato, familiari, professionisti) per evitare l’isolamento.

Per rafforzare la sicurezza nell’uso di dati e tecnologia:

  • Spiega alla persona e attivate insieme la verifica in due passaggi nei servizi importanti.
  • Insegna a riconoscere il phishing e a non cliccare su link sospetti.
  • Stabilite un contatto di fiducia per recuperare gli account, se necessario.

Per favorire l’autonomia e l’autodeterminazione:

  • Offri alternative reali nelle attività quotidiane e accetta la sua scelta.
  • Concordate insieme un’agenda condivisa con orari e priorità da rispettare.
  • Sostieni la decisione informata: offrendo spiegazioni ampie e complete con linguaggio comprensibile e senza pressioni.
  • Considera che le decisioni comportano errori, cercando di creare sicurezza entro margini di errore prevedibili.

Per proteggere e garantire la privacy e l’intimità:

  • Chiedi il permesso e attendi prima di entrare nella sua stanza o nel suo spazio.
  • Chiedi quali temi o informazioni che la riguardano puoi condividere e con chi.
  • Rispetta i suoi oggetti e non riordinare né controllare spazi personali senza permesso.
  • Aiuta la persona a comprendere e a configurare la privacy su telefono e computer.

Dal Gruppo Connect proponiamo di sfruttare l’onda del 1º ottobre per avviare, trasmettere ad altri o rafforzare ciò che già facciamo — queste e altre piccole azioni — che generano benessere e dignità in chi le riceve e che, se sostenute nel tempo, producono effetti sproporzionati in tutte le direzioni del nostro ambito sociale e politico.

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